lunedì 3 ottobre 2011

chicago luglio 2011 forever marilyn

Colorata, solare, icona adorabilmente suggestiva e stupendamente anni '50, allegra come i film di quel periodo, la mega-scultura sembra fatta per il vento di Chicago e non c'è turista che non vada a fotografarsi sotto le gambe della diva ad un passo dal Chicago River e al Michigan Bridge.
“Forever Marilyn”, megascultura colorata al Magnificent mile, Pioneer Court, 401 North Michigan Avenue, CHICAGO, ILLINOIS, luglio 2011. foto Cecilia Polidori

domenica 2 ottobre 2011

chicago 4: luglio 2011 forever marilyn

chicago luglio 2011 forever marilyn


Forever Marilyn”,

end of  Magnificent mile, Pioneer Court, 401 North Michigan Avenue‬,
CHICAGO, ILLINOIS 60611-4255, United States.

Scultura colorata in alluminio, replica di Marilyn Monroe, realizzata dallo scultore Seward Johnson che la riproduce in 15 tonnellate e 9 metri di altezza.
La statua la rievoca come appare nel film: The Seven Year Itch - Quando la moglie è in vacanza, in una scena cult del film del 1955 di Billy Wilder (originariamente commedia teatrale in tre atti, opera di George Axelrod, debuttò al Fulton Theatre di New York il 20 novembre 1952) con l'abito bianco panna svolazzante ed alzato dal passaggio della metropolitana a New York.

La scena di Marilyn, all'uscita da una sala cinematografica, in piedi su una griglia di aerazione della metro, con la gonna che si solleva per lo spostamento d'aria provocato dal passaggio di un treno sottostante, è divenuta col passare degli anni una vera e propria un'icona cult del cinema del XX secolo, citata e parodiata innumerevoli volte. 

Inaugurata il 15 luglio, destinata a rimanere nello spiazzo antistante il Michigan Bridge sul  Chicago River‬ sino alla primavera del 2012.

sabato 1 ottobre 2011

CHICAGO 3b The Cloud Gate or THE FROZEN BEAN


CHICAGO 3 The Cloud Gate or THE BEAN


c polidori USA collage 1 bn.jpgSecondo caso. L’autoscatto. The Cloud Gate, all’AT&T Plaza del Millenium Park a Chicago, Illinois, comunemente chiamato The Bean, è un enorme Fagiolo argentato da 23 milioni di dollari – finali, preventivati 6. La cosa, difficile chiamarla scultura, di Anish Kapoor, del 2004, è un’unica superficie saldata in acciaio inossidabile riflettente, di più di 9 metri di altezza x 20 m. x 13 m. e somigliante ad una mega-goccia ballerina di mercurio, un cartoon, un giocattolo, poggiato su una vasta pavimentazione lastricata, circondata ed apparentemente abbracciata, grazie alla sua curvatura specchiata, dallo skyline dei grattacieli alle sue spalle e dalle nuvole, per l’appunto. La gente, turisti e residenti, ama incorniciarsi e, insieme alla visione di essa, immortalarsi in uno scatto tra le nubi, gli immensi edifici ed i riflessi di quel lucidissimo ed enorme specchio, infatti grazie alla sua incredibile e geniale conformazione è l'ideale per un’ apoteosi di auto-scatti fotografici, sia dall'esterno che e soprattutto, all'interno. E se di forma semplice all’apparenza, quanto in realtà complessa, ha un sotto, anzi piuttosto un dentro: un “omphalos”, un ombelico, un interno, vedibile, percorribile e transitabile, una pluridistorta cavità lacunosa che produce infinite varianti e vorticose sequenze d’immagini fiabesche alle quali unire la propria immagine deforme e fantastica. Ed è una esagerata, contemporanea, perversa, ottimale, odierna metafora. Nata per l’autoscatto, anzi per l’autocelebrazione della propria immagine riflessa. (cfr. il fotoreportage dell’Autrice sul sito web specifico: Cecilia Polidori USA & Canada, luglio agosto 2011 - www.ceciliapolidoriusacanada2011.blogspot.com - cecilia polidori USA & CANADA luglio agosto 2011). E’ un oggetto davvero sbalorditivo e perfetto. Un passo oltre la lungimirante invenzione- connubio tra cellulare e fotocamera che introdusse e ci consentì la subitanea serie di testimonianze universali: “scatto+registro+filmo+invio. Qui finalmente approdiamo, devotamente o perfidamente pilotati, nel “fuori dal banale” che ci ossessiona e, infine, lo “Specchio, oh! Specchio delle mie brame...” ci assicura beffardo: 
Sì! Sei tu nella più bella foto del reame!

CHICAGO 1 - CHARNLEY HOUSE 1892, 1365 N Astor St, Chicago, IL 60610

sabato 30 luglio 2011

The James Charnley House designed by Louis Sullivan and Frank Lloyd Wright 
foto CECILIA POLIDORI Chicago, luglio 2011 

1365 N Astor St, Chicago, IL 60610CHARNLEY - Persky HOUSE 1892, 

 SULLIVAN & WRIGHT


Casa monofamiliare, progettata dallo studio Adler e Sullivan nel 1892 a Chicago, nel rinomato quartiere della Goald Coast, progettata dallo studio Adler e Sullivan nel 1892 a Chicago, nel rinomato quartiere della Goald Coast.

Ufficialmente firmato da Adler e Sullivan, questo edificio è attribuito al progetto di Wright, allora collaboratore dello studio.
Chicago, la “poster city” della rivoluzione industriale, alla fine dell’800, andava delineandosi come una metropoli in pieno fermento. Louis Sullivan era già, a 35 anni, un architetto importante ed impegnato e contribuiva alla costruzione di questa fisionomia urbana (vedi edifici quali il Chicago Stock Exchange, 440 South La Salle St, 500 Chicago, IL 60605-5001, United States) quindi il suo studio si andava riempiendo di molti disegnatori ed ecco comparire il giovane Frank Lloyd Wright di 24 anni.
La costruzione ha un basamento in lastre di pietra tagliata su disegno specifico, modulare e simmetrico e cortina di mattoni, ridotte dimensioni delle finestre, della porta e dalla balconata del primo piano che sembra, invece, voler alleggerire e contrastare, con il piccolo colonnato, la facciata e la solida massa dell’insieme della costruzione.
Nota particolare è che un vano venne costruito sul lato destro quando l’edificio adiacente fu demolito; poi la casa è stata acquistata dal famoso studio di architettura Skidmore, Owings e Merrill nel 1986 e successivamente restaurata, togliendo la sproporzione che quella parte costituiva.
Seymour Persky ha acquistato la casa nel 1995 e l'ha donata alla Society of Architectural Historians che ha ribattezzato l'edificio Casa Charnley-Persky in suo onore.
wright chicago
chicago
chicago wright
l'Autrice al 1365 N Astor St, Chicago, ILLINOIS
CHARNLEY - Persky HOUSE 1892, 
luglio 2011


CHICAGO 2 - House of Blues Chicago

Chicago. La città dove è nato il Blues: senza Chicago e senza il Blues,  non ascolteremmo il
                  Rock, il Soul, il Funky, il Rap.: come dire che tutto è nato a Chicago. 

giovedì 28 luglio 2011

House of Blues Chicago

House of Blues Chicago | Foundation Room Menu
The Chicago Foundation Room provides a unique setting for entertaining. Members will enjoy three Prayer Rooms, internationally collected architectural artifacts, original folk art, fine–dining, and live entertainment.

329 N. Dearborn
Chicago, IL 60654
(312) 923–2000
Hours Of Operation
Lounge Hours*
Sunday - Thursday: 6:00p.m. - 12:30a.m.
Friday - Saturday: 6:00 p.m. - 1:30 a.m.
*Foundation Room is typically closed on Sunday and Monday. Hours and days of operation may vary depending on the entertainment in the Music Hall.

Dining Room
Tuesday - Thursday: 6 p.m. - 10 p.m.
Friday - Saturday: 6 p.m. - 11 p.m.
Closed Sunday & Monday

Concierge Hours
Monday – Friday: 9:00 a.m. – 6:00 p.m.
Saturday: 12:00 p.m. - 6:00 p.m.

To reach the Foundation Room after 6:00 p.m., please call the Foundation Room Host Stand at
(312) 923–2035.
House of Blues® Chicago World Famous Gospel Brunch®

Join us at House of Blues every Sunday for inspiring gospel performances and an amazing buffet.
329 N. Dearborn
Chicago, IL 60654
(312) 923–2000

Every Sunday at 10:00 a.m. and 12:30 p.m.

7/03  
Travis Douglas & Determined
Host – Elaine Robison
7/10
William Smith Jr. & The Renewed Voices for Christ
Host – Cedric Nunley
7/17
Travis Douglas & Determined
Host – Elaine Robison
7/24
Cedric Nunley & The Brethren
Host – Cedric Nunley
7/31
William Smith Jr. & The Renewed Voices for Christ
Host – Elaine Robison
House of Blues® Chicago Dining

Where the heart meets the soul®. The ultimate live music and dining experience.
  • 329 N. Dearborn
  • Chicago, IL 60654
  • (312) 923–2000

  • Parking Special
  • $8 parking between 11:30 a.m. – 2:30 p.m. for diners at the Back Porch restaurant (HOB will provide validation)
  • Restaurant Host Stand
  • (312) 923–2007
  • Hours of Operation
    Lunch:
    Monday – Saturday: 11:30 a.m. – 4:00 p.m.
    Dinner:
    Sunday – Thursday: 4:00 p.m. – 10:00 p.m.
    Friday – Saturday: 4:00 p.m. – 11:00 p.m.
    Late Night Dinner and Music starting at 10:00 p.m. daily